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Le contraddizioni del "fenomeno Muddenhalli" secondo le parole dette da Sai Baba

2023-09-30 16:14

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Le contraddizioni del "fenomeno Muddenhalli" secondo le parole dette da Sai Baba

Qualche periodo dopo la Sua dipartita terrena, si è formata una spaccatura all’interno dell’ Organizzazione ufficiale di Sai Baba.

Qualche periodo dopo la Sua dipartita terrena, si è formata una spaccatura all’interno dell’ Organizzazione ufficiale di Sai Baba. Alcuni individui hanno cominciato o colto l’occasione della sua morte fisica, per affermare che Sai Baba avesse confidato loro in un apparizione in prima fase solo orale, in seguito anche visiva, di fondare un nuovo centro principale come quartier generale a Muddenhalli, lontano da Prashanti Nilayam. Costoro affermarono che Sai Baba avesse deciso di lasciare Puttaparthi e vivere con il corpo sottile a Muddehalli.

Fin da subito si intuirono le intenzioni meschine che spinsero questi personaggi a tentare di acquisire fama e denaro usando il nome dell’Avatar. La farsa vuole che soltanto uno studente riesca a vedere Sai Baba e cosi facendo, poter pronunciare discorsi e direttive alle persone a Suo nome. Dapprima un anziano membro del Trust ufficiale di nome Narashima Murty (forse per non essere stato inserito come socio principale o presidente dell’organizzazione dopo la morte del Maestro o per motivi ignoti) cominciò a sentire le parole di Swami, di seguito uno studente della scuola di Whitefield, un certo Madhusan sotto le direttive di questo ex membro, cominciò a vederlo e cosi entrambi diventarono i soli portavoce di Sai Baba. A questo fatto, si unirono alcuni “ricchi benefattori” che in passato avevano donato e quindi contribuito economicamente alla creazione di edifici, ospedali etc… 

Cosi, avendo a disposizione, l’aiuto economico di persone ricche, il maestro anziano che faceva parte dell’organizzazione Sathya Sai e uno studente che vedeva e dialogava Con Sai Baba completarono il quadro per realizzare un progetto molto ambizioso quanto malvagio: In poco tempo realizzarono un nuovo ashram a Muddenhalli, vicino Bangalore che sia per curiosità, sia per “credulità” o per evitare la monotonia di un ashram senza il Suo Signore in vita a Puttaparthi, cominciò ad avere sempre più visitatori e seguaci. Man Mano che la gente andava e per aumentare notevolmente la loro “clientela di devoti”, lo studente cominciò ad entrare sempre più in contatto con Swami, fino addirittura ad affermare di essere lo strumento prescelto da Sai Baba se non addirittura Egli stesso posseduto dall’Avatar. Questo studente, Madhusan, si veste infatti come lui, si muove, benedice con gli stessi modi e posture di Baba, tira fuori oggetti dai taschini dicendo che sono materializzazioni, crea addirittura dei lingam e si fa chiamare Baba.

Purtroppo la notevole schiera di devoti che, negli anni alla presenza di Sai Baba, non hanno saputo cogliere la preziosa occasione per interiorizzare la loro mente e seguire i veri messaggi del Maestro che ripeteva di non identificarsi con il corpo ma di meditare su se stessi, adesso in occasione di tale sconforto per la separazione fisica di Swami, non riescono ad accettare la sua mancanza fisica dell’amato Guru e purtroppo dei suoi miracoli , cosi il loro ego è subito andato alla ricerca di nuove attrattive, credendo fermamente a questo falso medium, che in cambio, chiede continuamente denaro e fondi per creare nuovi progetti, ingrandire il suo quartier generale, finanziare la sua missione per ristabilire la giustizia e continuare, anzi migliorare il lavoro che la morte del corpo di Sai Baba aveva irrimediabilmente interrotto. Madhusan ha cambiato gli insegnamenti di Swami, sostenendo che Dio può cambiare idea e regole in qualsiasi momento e appunto come detto prima a causa della malattia, nel corpo come Sai Baba, adesso bisogna fare sul serio ed accelerare i tempi. Ha svelato cosi, che l’età dell’oro tanto proclamata in passato dai Maestri e dallo stesso Baba è finalmente giunta (guarda caso in concomitanza con la sua venuta) e che l’arrivo di Prema Sai (terza ed ultima incarnazione di Sai Baba) è imminente, ma solo chi seguirà lui, potrà goderne i frutti e vivere in pace, tutti gli altri saranno soggetti alla perdizione ed ai terribili avvenimenti che stanno per giungere. Afferma che i suoi collaboratori ed intimi devoti sono tutti realizzati in vita . Quest’uomo ha incominciato a propagandare la sua missione facendo varie tournee in vari paesi del mondo, raccogliendo svariate forme di denaro in nome dell’adorato Sai Baba, inviando inviti per tutti coloro che vogliono nuovamente avere il darshan (visione del Divino) dell’Avatar, vedendo lui. In molti paesi dove vi sono tantissimi centri di Sai Baba che non credono a queste storie non è stato accettato, in Nigeria addirittura è stato denunciato e fatti espatriare dalle autorità, per aver cercato di estorcere denaro e fama in nome del vero Swami. 

La losca figura ha anche imposto ad alcuni devoti di lasciare la famiglia per seguirlo ed insieme ad alcuni ricchi signori (che prima erano molto vicino a Sai Baba) hanno scelto di fondare un casinò a Las Vegas, che permetterà con il ricavato) di aiutare i bisognosi. Ha creato scuole ed altre opere, ricopiando esattamente le strutture già esistenti a Prashanti Nilayam, cercando definitivamente di dividere le due organizzazioni. Tutto questo e molto più, è quello che sta avvenendo in questo periodo di sette anni dalla dipartita di Sathya Sai Baba. 

Fortunatamente la maggioranza (milioni) dei devoti non crede a queste vergognose storie, sostenendo che siano modo ignobili per far soldi, ricordando bene le parole e gli avvertimenti che Sai Baba, quando era in vita, aveva dato.

Dio è amore ed unione, Dio è amicizia, una visione unitaria di tutti gli esseri umani e tutto ciò che comporta divisione e rivalità non può far parte della Sua Visione. Potremo fermarci qui, per trarre le giuste conclusioni ma adesso, per coloro che sono ancora dubbiosi o non hanno conosciuto fisicamente Swami, metteremo a confronto le parole tratte dai Suoi discorsi, totalmente discordanti alle affermazioni e comunicazioni di questa nuova setta di Muddenhulli.

1. La prima affermazione di Sai Baba, che già nega l’idea di questo “cambio di residenza” la troviamo in un discorso tratto durante la festività del Mahashivaratri nel 1955. Egli afferma: “Questo avatar non sceglierà come centro dei suoi lila, mahima e upadesha altro luogo che quello dove è nato. Quest’albero non verrà trapiantato, ma crescerà dove è emerso dal suolo” 

Tale affermazione viene avvalorata anche dalla promessa che Swami fece a sua madre Isvaramma, dove affermò e assicrò che sarebbe rimasto per sempre a Puttaparthi. In effetti basterebbe una semplice e genuina analisi per capire che non ci sarebbe alcun senso nel vivere, costruire e far accorrere milioni di devoti in un luogo, solo per poi abbandonarlo e creare nuovi ashram (sempre nello stesso stato), con nuove spese di denaro e facendo crollare nell’abbandono e nel disuso tutto ciò che per anni si era costruito. A sostenere questo ragionamento in un altro discorso del 09/10/1970, 

2. Egli afferma in maniera ancora più chiara : “Non date retta alle richieste di certi uomini che affermano che io li “posseggo” o che io abbia bisogno di templi per i quali essi raccolgono donazioni. A me serve solo un tempio: Il Vostro Cuore! Non date un centesimo a chiunque chieda soldi, anche se vi dicono che li ho autorizzati io, o anche se pensate che possa averlo richiesto. Questa follia di erigere templi ed abbatterli, costruirne nuovi e distruggerne dei vecchi e solo una mania che va di moda per guadagnare denaro e notorietà, quindi non va incoraggiata. Preservate la purezza del vostro cuore affinchè Sai vi possa risiedere. Questo mi basta.”

Questa importante affermazione dovrebbe bastare per far capire al devoto medio che Sai non incoraggia i cambiamenti esteriori ma gli bastano e sprona quelli interiori perché sa che i cambiamenti materiali servono solo per alimentare il nostro ego, per la sua avidità. Il Sé, o Sai, dimora dentro i cuori puri di ognuno di noi.

Invece questi malfattori, oltre ad erigere nuovi templi, a dichiarare di essere i rappresentanti o addirittura Sai Baba stesso, inventano discorsi, cambiando insegnamenti sacri e richiedendo spesso e volentieri soldi e contributi.

Tornando invece al punto, accennato prima, del casinò recentemente è stato asserito dal falso Baba (Madhu) che occorresse creare questo nuovo casinò a Las Vegas, per poter aiutare con il ricavato, i poveri e gli afflitti. Ebbene, anche in questo caso, con giusto discernimento possiamo capire quanto sia tremenda questa nuova bufala che stanno cercando di mettere in atto. Swami, in tutta la Sua vita, ha sempre accettatosolo i fondi donati spontaneamente dai suoi devoti che volevano davvero con il cuore aiutare il loro prossimo; ha spesso rifiutato entrate finanziarie di gente che voleva donare solo per senso di dovere, figuriamoci come si può pensare che Dio, adesso, voglia o abbia bisogno di soldi tramite la diabolica via del gioco d’azzardo! Come si può credere che dopo ottanta anni di purezza, abbia tutto ad un tratto, bisogno di puntare su Las Vegas, dove mafia, prostituzione e droga fanno da padroni?

3) Anche qui Swami ci aveva messo in guardia dicendo abbastanza chiaramente in un discorso del 31/03/1965 le seguenti parole: “I mezzi sono altrettanto importanti quanto il fine. Il fine non giustifica i mezzi. Essi devono essere nobili quanto il fine”.

Questo ennesimo richiamo si può rivolgere anche sulla situazione avvenuta di recente, dove questo “medium” ha detto (riuscendo nell’intento) ad uno studente abbastanza conosciuto, di lasciare la sua famiglia per seguirlo. Quale mezzo più disonorevole ci può essere di distruggere una famiglia con dei figli per seguire un essere che dovrebbe vivere nel nostro cuore? è saputo come sia le Scritture Vediche condannino queste azioni, tanto da autorizzare lo stadio dell’uomo chiamato Vanaprastha (ritirato) cioè di andare a vivere nella foresta o in eremitaggio (abbandonando la propria casa) solo in età avanzata e quando i figli sono grandi ed autonomi. Inoltre anche Sai Baba nella sua vita non ha mai creato tali spaccature, anzi ha sempre valorizzato la famiglia ed il suo stadio di Grihastha (capofamiglia) , negando l’approvazione richiesta di chi voleva vivere accanto a Lui lasciando ogni cosa.

Sono numerosissimi i discorsi dove Swami difende e proclama a gran voce l’importanza della famiglia e dell’unione coniugale, proclamandolo come uno dei modi più sacri per realizzare Dio. Citiamo un solo discorso che vale per tutti, detto da Sai Baba il 21/02/1971.

4) “Lasciate che vi dica che la vita coniugale non ostacola la realizzazione. Considerate lla moglie ed i figli come un affidamento sacro e serviteli con quello spirito”

Il 27/05/1965 in un altro discorso Swami afferma ancora una volta :

5) “Baba non ha mediatori; qualcuno poi afferma che io sarei entrato in loro o parlerei per bocca loro. Vogliono far credere di essere i miei portavoce e di comunicare ad altri, consigli, esortazioni, direttive, come se li avessi autorizzati e parlassi per mezzo loro. Sentitemi bene: Io non parlo mai per mezzo di altri, non mi impossesso di nessuno, ne uso altri come mezzo per esprimermi. Io arrivo direttamente, vado dritto alla persona.”

Tali parole ci confermano dei subdoli piani di questa setta, di questo essere demoniaco che afferma di avere “l’esclusiva” per comunicare ogni messaggio di Swami.

La cricca di Muddenhalli ripete quotidianamente e replica tutte le festività che si eseguono a Prashanti Nilayam, spedendo inviti, email a chiunque voglia partecipare (e fare numero) , assistere ai discorsi di questo nuovo Baba, ad alcuni è concesso anche formulare domande, dove egli risponderebbe dando direttive e consigli. Ed ecco che, per l’ennesima volta, Sai ha voluto aiutare i dubbiosi e gli ingenui con queste parole pronunciate nel discorso del 22/11/1970.

6) “Altri sostengono che io parli attraverso di loro e che risponda alle domande poste loro. Costoro sono folli o isterici, oppure posseduti da qualche spirito o dall’avidità di guadagnare denaro in tale modo. Posso solo dire che io non parlo attraverso di loro, non ho bisogno di sostituti o rappresentanti. Altri ciarlatani affermano che io avrei affidato loro zone perché se ne prendano cura per mio conto, poiché i devoti sono talmente numerosi che io non sono in grado di badare a tutti senza un aiuto. Queste sono menzogne assurde!” E poi ancora “….Questi volgari intriganti che non sanno cosa sia la verità, la sincerità possono vestirsi allo stesso modo, imitare i miei gesti o lo stile dei discorsi, ma questo non farà che evidenziare la loro falsità. Che io possa “possedere” queste persone, parlare attraverso di loro, o concedere la mia grazia sono supposizioni di cui ci si deve solo vergognare! Mi domando come uno possa crederci!” Inoltre aggiunge : ” Se in qualsiasi altro posto si tiene una commemorazione o una conferenza, si stampano e si spediscono numerosi inviti, si contano personalmente gli eventuali partecipanti e occorre perseverare affinchè molte persone accettino l’invito e la cerimonia abbia successo. Qui a Prashanti Nilayam invece, non è mai stato stampato e distribuito alcun invito per chiedere alla gente di intervenire, nessuno è mai stato sollecitato. È l’amore, l’invito da cuore a cuore, che vi ha portato qui a decina di migliaia”.

Questi avvenimenti hanno ovviamente scoraggiato parecchio alcuni devoti, che non riescono a concepire il motivo di tutto questo, del perché proprio adesso stia avvenendo tutto questo, disperdendo cosi molti devoti e ricercatori. Ma in realtà se andiamo ad analizzare meglio, capiamo innanzitutto che purtroppo cose di questo genere capitano sempre quando una grande persona (specialmente con un numero cospicuo di devoti) lascia il suo corpo mortale, infatti anche alla morte del maestro Ramana Maharshi, successero contrasti e divisioni nell’organizzazione del santo Uomo, inoltre se prestiamo attenzione a quanto detto prima, questi “falsi guru” esistevano anche prima, quando Swami era in vita, è la prova ne sono proprio le sue parole, i suoi avvertimenti che pronunciava proprio per metterci in guardia; solo che mentre in passato i devoti seguivano ovviamente la Sua parola e la Sua forma fisica, non badando a tali ciarlatani, adesso invece, approfittando del dolore per la sua dipartita fisica e dell’assenza dello stesso Swami che possa smentire e smascherare in pubblico questi imbroglioni, essi agiscono in maniera più “incontrastata”. Ad avvalorare la loro macchinazione vi sono degli esponenti importanti che hanno tradito la parola, i principi del Maestro e che alcuni devoti prendono d’esempio, in quanto presumono che se tale gente illustre , da sempre vicino all’Avatar ha abbandonato Prashanti Nilayam per seguire questo nuovo personaggio, sicuramente un motivo ci sarà. Ed in effetti un motivo piuttosto solido c’è e si chiama avidità di denaro e fama. Come il Sé è sempre sovrapposto all’ego , ma non ne è influenzato, come il loto, pur stando sempre a contatto con l’acqua non viene bagnato, cosi queste persone grazie a meriti accumulati da altre vite hanno avuto la fortuna di vivere vicino al Signore, ma non ne sono rimasti influenzati del suo immenso amore ed insegnamento e cosi appena la forma fisica è scomparsa, la loro fede e la loro devozione se ne è andata per cercare altri luoghi dove poter guadagnare fama. 

Anche tal proposito il nostro amato Swami ci viene in aiuto in un discorso del 23/02/1971. 

7) “ Dopo dieci o dodici anni di devozione, improvvisamente questi individui prendono una strada sbagliata e si allontanano. Le Sacre Scritture asseriscono : “Quando i meriti accumulati si sono esauriti, essi scivolano negli abissi della mortalità” e ci rammenta anche come Sita, la moglie del Signore Rama, che aveva un animo talmente puro da meritare la compagnia e l’amore di Rama, in un attimo perse la retta via per inseguire il desiderio di voler un bene materiale (come il daino), perdendo cosi il Signore e finendo nelle grinfie del demone Ravana. Figuriamoci persone che non hanno fatto della loro vita una sacra strada verso Dio e sono ancora vittime della loro mente ed i suoi sensi.

Ma tutto questo seppur ci deve sollecitare a difendere la verità e la giustizia, non deve condurci nell’errore di sfociare in rabbia, odio e divisione. Non dobbiamo scontrarci con chi è offuscato da una realtà diversa. Piuttosto, ora più che mai, la nostra fede non deve vacillare e ricordare gli insegnamenti d’ amore di Swami, che costantemente predicava di non vedere mai il male negli altri, ma di guardare soltanto le nostre azioni, di vedere Dio in tutti e che nessuno è realmente malvagio, quindi dobbiamo si, prendere le debite distanze per non farci fuorviare, ma cercare di vedere il Divino in lui e perdonare in cuor nostro i suoi errori. In un dialogo tra un devoto e Sai, troviamo questo prezioso insegnamento di Swami che può aiutarci nei momenti difficili di rabbia : “Non devi giudicare nulla come cattivo; se uno ti ha fatto del male e tu ti vendichi sei divenuto cattivo anche tu. Se invece rimani buono e non giudichi cattivi gli altri, acquisti il diritto di riformarli. Le cattive azioni devono essere ricambiate con altre buone, e con un buon modo di vedere, e cosi il male sarà corretto”. 

Infine ammonisce: “ Tenete lontano il vostro corpo da chi da “cibo” cattivo ai sensi, anche se siamo fratelli. Le anime siano in Dio, ma i corpi stiano lontani tra loro.

Dobbiamo inoltre capire che tutto è un disegno Divino, Sai Baba ha voluto, per dei motivi che non ci sono dati a sapere, creare tutto questo. Proprio in questi casi è fondamentale fidarci della parola di Swami, affidare tutto a Lui e con gentilezza consigliare, mai sforzare chi si è perduto, a tornare nella giusta via.

8) Sempre il 22/09/1970 l’Avatar ci rassicura : “ Costoro non potranno avere successo né riusciranno minimamente a sminuirmi qualunque siano le tattiche utilizzate o chiunque partecipi a tale campagna. La loro ipocrisia non verrà mai riconosciuta come verità neanche se i quattordici mondi si unissero e altri dieci si aggiungessero a sostenerli. La verità non potrà mai essere macchiata o trasformata in menzogna. In qualche occasione è naturale che possano sorgere in voi alcuni dubbi in relazione alla mia forma, alla mia parola o azione, ma se veramente volete conoscere la mia realtà, dovete mettere in pratica i miei insegnamenti e seguirmi. Allora la realtà Divina vi sarà rivelata”

D’altronde anche il Signore concede il libero arbitrio, perché tutti noi stiamo recitando la nostra parte e qualsiasi scelta si faccia, la metà finale sarà sempre l’unione con Dio. Dipende da noi, stabilire quanto tempo e quante vite impiegarci. Noi possiamo solo pensare che anche questo fosse stato previsto dall’Avatar e che, come viene affermato nel dialogo di Swami con John Hislop del 2/12/1982 pubblicato nel rinomato libro “Il mio Baba ed Io” questo dramma sia stato messo in scena per purificare l’ashram di Swami e magari preparare il terreno al Suo ritorno come Prema Sai o forse cosa ancora più importante lasciare solo quei devoti che con cuore puro seguono la Sua forma nel cuore e vogliono meditare sui Suoi insegnamenti e non ricercare con l’ego, una forma fisica da seguire. Le parole di Swami in questo dialogo, ci suonano come una predizione ed un aiuto per tutti quei devoti che cercano la realizzazione del Sé e sanno che la forma è temporanea e dovrà essere abbandonata, una volta arrivati ad un certo stadio.

9) “ Dopo l’età di 60 anni, Sai darà direttamente delle energie extra alle menti di coloro che stanno attivamente lavorando per Lui. Ora è il tempo della trasformazione. E come quando viene un vento forte e fa volare le bucce esterne, lasciando solo i chicchi interi. In questi tempi, molti devoti abbandoneranno Sai, lasciando solo quei devoti la cui fede è sana e solida”.

In conclusione il consiglio che possiamo dare è di continuare a seguire ciò che davvero ha importanza: I suoi insegnamenti, le Sue verità ed incontrare Swami come forma fisica nel nostro cuore, diffidando dai dubbi, da qualsiasi novità, perché dove c’è l’uomo, c’è l’ego e non potremo mai sapere dove possa farci cadere una scelta, una compagnia, una guida sbagliata. Non impegniamoci in azioni esterne, ma lavoriamo interiormente ed allora Sai Baba ci farà il Suo Darshan ancora una volta, benedicendoci e riempendo la nostra vita, la fede ed il nostro cuore di Puro Amore.

 

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